L’altra Luna (2020) è il film d’esordio del regista Carlo Chiararmonte, noto e bravo documentarista che, insieme al direttore della fotografia Beppe Gallo e alla montatrice Annalisa Schillaci (premio David di Donatello per Ennio), ci regala uno scorcio di vita nella moderna Sarajevo. Una città a cavallo tra le spinte di libertà e le corde della tradizione. Luna è una giovane ragazza che sta per sposarsi con Haris, ma alcuni inaspettati incontri cambieranno inesorabilmente le carte in tavola. Sulla mia interpretazione non voglio svelare nulla, se non il ruolo centrale del mio personaggio presentare Martina, colei che mischierà le carte e la vita di Luna. Sul cast posso dire che il film è stato accolto con interesse di pubblico e critica sia per i temi trattati sia per la delicatezza e maestria del regista. Quando Chiaramonte mi ha fatto leggere la sceneggiatura, sono rimasto estremamente colpito dalla pulizia delle scene, senza fronzoli, concreti e reali come le persone – i personaggi – del film. Penso che i temi del conflitto generazionale, della sessualità debbano essere affrontati con serietà e attenzione. È questo film lo fa così, con serietà e attenzione. Un approccio che mi ha consentito di dare il meglio nella mia interpretazione, tanto da vincere il premio come miglior attore emergente alla 24° edizione del Terra di Siena International Film Festival. E pur rivolgendosi a tutti, giovani e meno giovani, credo che il pubblico ideale siano proprio gli adolescenti, che oggi si trovano a porsi domande in un mondo sempre più difficile da comprendere. Ed è questo, infine, il motivo che mi ha spinto a distribuire il film in versione DVD con la mia società di produzione Hurricane. Alcuni film meritano di essere conservati, aldilà dello streaming.